Cosa fare in caso di congelamento?

I cani ed i gatti essendo dotati di pelo, sono piuttosto resistenti alle basse temperature. Se però sono bagnati si possono verificare dei danni all’organismo. Le cadute in laghetti, stagni o le lunghe permanenze nella neve possono essere pericolose per i nostri amici.

La temperatura corporea si abbassa pericolosamente e se non viene riportata a valori normali in breve tempo possono essere compromesse le attività vitali. Rischiando vita.
Alcune aree del corpo possono andare incontro a congelamento: le parti più colpite sono le orecchie, la coda, gli arti e gli organi genitali in quanto sono meno protetti dal pelo ed hanno un maggior scambio di calore con l’esterno. La zona colpita è insensibile e può apparire di colorito scuro a causa della mancanza di circolazione sanguigna e della morte dei tessuti. Si deve immediatamente intervenire da una parte riscaldando l’organismo e dall’altra tentando di ripristinare la circolazione nella zona colpita da congelamento.
Si deve trasportare l’animale in un ambiente caldo, avvolgerlo in una coperta e riscaldarlo con delle borse dell’acqua calda. Se misurando la temperatura rettale si dovesse osservate ipotermia (36-37 °C) si deve immergere lo sfortunato amico in una vasca con acqua calda e poi asciugarlo accuratamente con phon. Sulla parte congelata si deve applicare del calore umido, come ad esempio degli stracci inumiditi con del vapore. Si deve agire con delicatezza senza sfregare i tessuti per non creare danni e non si deve applicare alcun farmaco prima dell’arrivo del veterinario.

 Primo Soccorso