Come praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco?
La respirazione artificiale rappresenta un tentativo estremo di salvare la vita all’animale. Occorre agire con tempestività ma anche con calma e decisione.
Il soggetto deve essere sdraiato su di un fianco con la testa leggermente estesa sul collo. L’aria deve essere immessa nelle vie nasali, tenendo ben chiusa la bocca, oppure nel cavo orale tenendo chiuse le narici.
Soffiate con una certa forza per 2-3 secondi osservando il sollevamento del torace che va successivamente aiutato a svuotarlsi, comprimendolo dopo aver tolto le mani dalle cavità nasali e dalla bocca.
Si devono far compiere da 7 a 10 atti respiratori al minuto fino a che la respirazione non riprende spontaneamente. Quando il battito cardiaco non è percepibile e la funzionalità del cuore è cessata. Occorre intervenire immediatamente con il massaggio cardiaco. E’ l’unico intervento che in situazioni estreme può salvare la vita dell’animale.
Con il soggetto sdraiato sul lato si deve appoggiare il palmo della mano (o di tutte e due se si tratta di un animale di grande taglia)sul torace subito dietro al gomito. Esercitando una serie di 60 compressioni al minuto.
Negli animali di taglia piccola, come gatti e cani nani la compressione può essere effettuata monomanualmente afferrando il torace all’altezza del cuore, dietro i gomiti, con una sola mano e comprimendo ritmicamente. Mentre si comprime si deve contare fino a 2 mentre solo fino ad 1 quando si rilascia.
Spesso nei traumi molto gravi l’arresto cardiaco si accompagna a quello respiratorio. Il massaggio cardiaco va eseguito unitamente alla respirazione artificiale. Eseguendo una respirazione circa ogni 5 compressioni di stimolazione cardiaca. Si tratta sempre di situazioni di grave emergenza. Quindi tutte queste operazioni vanno eseguite mentre ci si reca urgentemente ad un pronto soccorso o dal veterinario.